lunedì 3 giugno 2019

FAMIGLIA - Regia di Valentina Esposito



Torna in scena dal 30 maggio al 2 giugno “Famiglia”, spettacolo scritto e diretto da Valentina Esposito e che vede cimentarsi sulle tavole del palcoscenico ex detenuti del carcere di Rebibbia. Valentina Esposito infatti proviene da anni di esperienza come educatrice nell'ambiente carcerario ed è fondatrice della Compagnia permanente Fort Apache, le cui attività abbracciano sia il teatro che il cinema.
Famiglia” è un dramma collettivo che cerca di mettere in luce quelli che sono gli atavici conflitti familiari e culturali. Dissidi irrisolti e sotterranei che spesso, come nodi karmici, si ripetono di generazione in generazione.
Come spesso accade è proprio un momento di festa, in questo caso il matrimonio di una figlia, l'occasione in cui l'aggregazione forzata scatena il confronto tra consanguinei.
Vivi e morti si fronteggiano in una feroce resa dei conti, tra ricordi amari, sentimenti inespressi, invidie, rancori taciuti, i sensi di colpa che diventano veleno per chi li prova e per chi vorremmo invece amare. Il passato incombe come un'ombra che rende invisibile il presente.
L'allestimento è composto da pochi e funzionali elementi che rendono i cambi scena (gestiti dagli stessi attori), rapidi e fluidi. Raffinati i costumi, sia quelli d'epoca indosso ai “fantasmi del passato” che gli eleganti completi da cerimonia e il vestito da sposa il cui lungo strascico di tulle “riempie” la tavola del banchetto nuziale.
Giusta la scelta di un disegno luci tenue, che crea un effetto sepolcrale su una circostanza che dovrebbe essere di festa, sottolineando il parallelo tra la cerimonia nuziale e quella funebre.
Spettacolo corale che vede tra i tredici elementi della nutrita compagnia anche Marcello Fonte il quale, proprio unendosi ad essa per un caso fortuito, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo attoriale finendo col giungere al fortunato incontro con Matteo Garrone.
Un testo la cui stesura ha visto l'apporto personale di tutti gli interpreti, i quali hanno avuto la possibilità di arricchirlo dando voce a le loro esperienze di vita.
Il teatro si fa strumento di riflessione e di rielaborazione del proprio passato e di conseguenza del proprio presente e del proprio futuro. Per questo “Famiglia” è una pièce che va vista e analizzata nell'ottica di un teatro sociale volto a proiettare l'ex detenuto verso una maggiore consapevolezza e ad intraprendere un percorso di evoluzione umana. Forse è proprio questo passaggio dalla realtà alla finzione, il sottile confine tra l'urgenza di rappresentarsi e di rappresentare, a tirar fuori da questi “non attori” una forza interpretativa capace di emozionarci, nonostante le evidenti mancanze tecniche. Apprezzabile, per cui, il di certo non semplice lavoro di regia, che in questo caso comporta non solo un lavoro tecnico e professionale ma anche la necessaria capacità di instaurare un rapporto più profondo e umano con i proprio interpreti. Ecco che sorvolando sui giustificabili e comprensibili difetti, apprezzeremo l'impegno e la passione che uniscono uomini e donne i quali, attraverso un' arte meravigliosa, si aggregano per tornare in contatto con loro stessi.
Susy Suarez 



FAMIGLIA
di Valentina Esposito
con Alessandro Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni, Viola Centi, Marcello Fonte, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi, Cristina Vagnoli