martedì 31 dicembre 2013

PAROLE INCATENATE-Regia di Luciano Melchionna

La realistica ricostruzione della sala di un cinema abbandonato, una donna legata a una sedia è costretta a vedere il video di un uomo che confessa il suo spietato delitto, lo stesso uomo che lo guarda insieme a lei e che la tiene prigioniera.
Poi il ritmo cresce sempre di più, si viene rapiti dalla voglia di sapere, capire le regole del gioco che si sta giocando davanti ai nostri occhi, un gioco folle, contorto e subdolo senza esclusione di colpi, in cui finiamo col non capire più chi sia davvero la vittima e chi il carnefice.
Da subito è chiaro che quello a cui assisteremo è uno spettacolo forte, dalle tinte fosche, un noir che mescola e rimescola emozioni, in cui la tensione sale e scende come sulle montagne russe.
Si innesca una lotta che rivela il rapporto grottesco e malato che ha legato i due protagonisti, il mondo interiore complesso e contraddittorio dell'uomo, il suo rapporto con la realtà fragile e allucinatorio. Entrambi mettono in campo bugie, tranelli, strategie per vincere lei la libertà, lui la vendetta.
Luciano Melchionna, ideatore del fortunatissimo format teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione”, riesce a tirar fuori tutto il pathos e la potenza della scrittura drammaturgica e a gestire al meglio le personalità artistiche dei due noti attori, a cui va riconosciuto un certo coraggio a essersi misurati in teatro con dei personaggi dal profilo psicologico non certo semplice.
Lo spettacolo sottolinea le contraddizioni di una società a rischio di disordine mentale, ci atterrisce perché mostra quanto possano diventare tortuosi e aberranti i meccanismi interni che regolano i rapporti umani e sociali, ci racconta di quando qualcosa esplode nella coppia e brucia l’amore, lo capovolge, lo profana fino all’estremo.
Ciò si associa anche al tema del tanto attuale problema del femminicidio, da sempre una piaga sociale, ma esploso solo recentemente all'attenzione dei media.
Sorprendete anche come si riesca con fluidità a cambiare registri e passare dalla trepidante angoscia, ai toni più leggeri, quasi da commedia che prende quando a un tratto tutto sembra potersi risolvere in maniera pacifica.
Un thriller psicologico, un ping pong dialettico intenso e serrato.
Chi vincerà il gioco al massacro?
Susy Suarez


ARTÚ di Gianluca Ramazzotti 
e Ente Teatro Cronaca di Giuseppe Liguoro
Claudia Pandolfi e Francesco Montanari
 in 
PAROLE INCATENATE” un thriller di Jordi Galceran 
versione italiana di Pino Tierno
scene Alessandro Chiti
costumi Michela Marino
disegno luci Camilla Piccioni
musiche originali Gianluca Attanasio


26/12/2013 - 08/01/2014 - Parole incatenate a Roma - Teatro Quirino, Roma
10/01/2014 - 12/01/2014 - Parole incatenate a Pesaro - Teatro Rossini, Pesaro
14/01/2014 - Parole incatenate a Porto Sant'Elpidio - Teatro delle Api, Porto Sant'Elpidio
15/01/2014 - 19/01/2014 - Parole incatenate ad Ancona - Teatro Sperimentale, Ancona
20/01/2014 - Parole incatenate a Crevalcore (BO) - Auditorium Primo Maggio, Crevalcore
21/01/2014 - 23/01/2014 - Parole incatenate a Modena - Cinema Teatro Michelangelo, Modena
24/01/2014 - Parole incatenate a Villadossola - Teatro La Fabbrica, Villadossola
25/01/2014 - Parole incatenate ad Asti - Teatro Alfieri, Asti
26/01/2014 - Parole incatenate a Vercelli - Teatro Civico, Vercelli
28/01/2014 - 29/01/2014 - Parole incatenate a Lugano - Teatro Cittadella, Lugano
30/01/2014 - Parole incatenate a Sanremo - Sanremo, Sanremo

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