
“Nella
vita ognuno ama nel modo in cui viene amato” afferma Matteo. Frasi
lapidarie, colme di amarezza e verità.
I
personaggi
sembrano rincontrarsi in un sogno, un ricordo fatto di una panchina,
un prato, e l'altalena sulla quale entrambi bambini, giocavano nel
cortile dell'istituto.
Matteo
racconta la sua storia al compagno Luca, che ascolta per lo più
silente, ma il suo è un silenzio mai vuoto, sempre carico di
emozioni ed eloquenza, e ciò grazie alla forza che Giammarco
Bellumori riesce a trasmettere al suo personaggio. Gabriele Granito,
nonostante la giovane età, regala in questo spettacolo una prova
d'attore di grande maturità. Matteo
Diciannove Quattordici è una pièce che non
può lasciare indifferenti e che ci fa capire come il teatro possa e
debba raccontare il nostro tempo, come possa fungere da stimolo a chi
è, o è stato vittima di violenza a parlarne, a difendersi in tempo
se ne avverte l'ombra, a chi ha assistito o è a conoscenza del
perpetrarsi di simili atti a denunciarli. Ed è ciò che accade sulla
scena, in quel luogo magico in cui da sempre il pensiero e il cuore
di una persona, attraverso la rappresentazione di una storia, possono
comunicare col pensiero e col cuore di tante altre persone.
Susy
Suarez
MATTEO
DICIANNOVE QUATTORDICI
Lasciate
che i bambini vengano a me
di
Giovanni Franci
con
Gabriele Granito e Gianmarco Bellumori
regia
Marianna Galloni
Dal
10 al 15 dicembre
TEATRO
COMETA OFF
Via
Luca della Robbia 47, Roma
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