In
scena dal 28 gennaio al 16 febbraio al teatro Piccolo Eliseo di Roma,
“Educazione Siberiana”, adattamento teatrale dell'ormai noto
romanzo di Nicolai Lilin, divenuto un vero caso editoriale,
recentemente fattosi film per la regia di Salvatores ed un
meraviglioso John Malkovich come protagonista.
Dopo
il grande successo di entrambi, un adattamento teatrale appare
un'operazione coraggiosa e interessante.
Ci
troviamo in un piccolo paesino della Moldavia orientale, tra il 1985
e il 1995. Un arco temporale denso di grandi trasformazioni
economiche e sociali. La caduta del muro di Berlino e la conseguente
sparizione dell’Unione Sovietica costituiscono un fil rouge
temporale e politico che collega la vicenda dei giovani protagonisti,
ad una storia di cambiamenti universali.
Nel
quartiere di Fiume Basso si vive seguendo la tradizione siberiana, e i
ragazzi si fanno le ossa scontrandosi con gli sbirri o i minorenni
delle altre bande. Una terra di tutti e di nessuno, crocevia di
traffici internazionali e di storie d'uomini.
Attraverso
le vicende dei giovani protagonisti, entriamo in contatto con un mondo
parallelo, basato su regole e gerarchie nuove e sovversive rispetto a
quelle tipiche della società civile. Una controcultura nettamente
separata dalla collettività che la accoglie e che, esattamente come la
mafia italiana, segue delle regole proprie tramandate attraverso le
generazioni. I ragazzi sin da bambini imparano le leggi della
comunità osservando i grandi, ascoltando le storie che vengono
raccontate loro da chi ritorna dal carcere. Ogni frase pronunciata,
ogni gesto, ogni tratto dei disegni che i siberiani portano tatuati
sul corpo, ha un significato preciso nella simbologia criminale.
Segni che solo chi appartiene alla famiglia sa interpretare, regole
sacre che vengono infrante solo a costo della vita.
Per
questo adattamento teatrale è stato fatto un ottimo lavoro sul
testo, che di certo non deve essere stato semplice, ma che condensa
con efficacia l' essenza della storia.
Molto
bello e suggestivo il gioco di luci ed ombre che accompagna tutta la
pièce, di grande forza evocativa, fondamentale nel convogliare e
valorizzare l'impatto emozionale delle scene.
Interessanti
ed originali le soluzioni registiche adottate, soprattutto
nell'inscenare momenti di forte crudezza e violenza in maniera
funzionale e realistica, le quali rivelano un eccellente lavoro sul
movimento scenico.
Purtroppo
però dietro la buona regia tecnica, sembra non esserci stato un
altrettanto accurato lavoro sull'attore e sui personaggi. La poca
fluidità di alcuni di essi nel gesto e della parola, ingessa
l'azione che dovrebbe riverberare cruda verità, ma che ingenui
cliché attoriali rendono a tratti poco credibile e debole, su tutti
l'improbabile cadenza napoletana di alcuni di essi, che scolla
totalmente lo spettatore, il quale fa molta difficoltà a calarsi
nella realtà della siberia Post Sovietica, se pur la storia potrebbe
essere facilmente definita una sorta di “Gomorra slavo-orientale”.
Uno
spettacolo ad ogni modo stimolante, dalle grandi potenzialità,
capace di far riflettere sulla caducità delle strutture sociali,
sulla molteplicità delle gerarchie, sul concetto di giustizia
sociale.
Susy
Suarez
Educazione
Siberiana
di
Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro
da
un’idea di Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo
con
Luigi Diberti e con (in ordine alfabetico) Elsa Bossi, Pippo
Cangiano, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio,
Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti
regia
Giuseppe Miale di Mauro
scene
Carmine Guarino
luci
Luigi Biondi
musiche
Francesco Forni
costumi
Giovanna Napolitano
cura
del movimento Roberto Aldorasi
Fondazione
del Teatro Stabile di Torino / Teatro Metastasio Stabile della
Torscana/ Emilia Romagna Teatro Fondazione Lo spettacolo è tratto da
Educazione siberiana di Nicolai Lilin.
Queste
le prossime date dalle spettacolo:
Dal
18 al 23 febbraio 2014 a Modena, Teatro delle Passioni
Dal 25
febbraio - 2 marzo 2014 a Milano, Teatro Elfo Puccini
Dal 4 al 9
marzo 2014 a Napoli, Teatro Bellini
Dall'11 al 12 marzo 2014 a
Casalecchio di Reno, Teatro Testoni
Dal 14 al 15 marzo 2014 a
Venaria, Teatro Concordia
Dal 17 al 18 marzo 2014 a Casale
Monferrato, Teatro Municipale
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