“MariaElisabetta,
nate regine” è andato in scena il 26 maggio presso il teatro
Quirino di Roma nell'ambito della rassegna “Autogestito” per la
direzione artistica di Mariella Bargilli.
La
pièce è liberamente tratta dall'opera di Schiller, pilastro della
drammaturgia romantica, in cui l'autore oltre a rappresentare il
conflitto che vide protagoniste due delle più potenti ed iconiche
regine della storia, ne approfondisce ed evidenzia i mondi interiori,
i meccanismi psicologici che portarono le due donne alla rottura ed
al tragico epilogo che ne conseguì.
Seguendo
lo scontro tra Maria (Alessia Giuliani) ed Elisabetta (Lisa
Galantini), entriamo in un universo di sordidi intrighi di palazzo,
gelosie, risentimenti, paure e fanatismi.
È
il contrasto tra due personalità fortemente intriganti, tra il
pubblico e il privato, tra ragion di Stato e sentimenti, politica e
amore, cinismo e riscatto morale.
L'aspetto
più umano delle due altere sovrane viene sviscerato con pienezza e
sentito in ogni parola dalle interpreti di cui viene a galla tutta
l'esperienza e lo spessore.
Nonostante
tutto si fondi essenzialmente sullo scontro verbale tra le
protagoniste ed i loro lunghi monologhi interiori, interessanti le
soluzioni registiche che hanno dato alla pièce una giusta
dinamicità, attraverso giochi di luci e movimenti legati alla forte
simbologia degli oggetti in scena, come il grande specchio che le
sovrasta, le coppe di vino che si muovono sul tavolo e che vorticano
tra le loro mani, ed i lunghi vestiti che le drappeggiano, emblemi
del potere regale di cui sono investite. Suggestivo il modo con cui
Maria è costretta a spogliarsene rinchiusa da Elisabetta nelle
segrete in attesa di sentenza, dove assistiamo all'affiorare di tutto
il suo senso d'impotenza, del terrore della morte, e poi l'orgoglio
con cui se ne riveste nel momento dell'ultimo confronto, l'indomabile
orgoglio che sarà la sua condanna a morte definitiva.
L'adattamento
del testo e molto buono e fedele allo spirito di quello originario,
ricco di momenti di grande tensione e di
rara bellezza, alcuni dei quali richiamano applausi a scena aperta.
Efficace nel condensare i profili
psicologici di due personaggi, che anche se nate regine, non possono
esimersi dall'essere anche donne in conflitto tra di loro come con le
loro umane debolezze.
Susy
Suarez
MariaElisabetta nate Regine
di
Emanuela
Guaiana
diretto
e interpretato da Lisa
Galantini
e Alessia
Giuliani
scene
Massimo
Adario e
Davide
Valoppi
luci
Sandro
Sussi
debutto
nazionale
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