Il
titolo “Victor Victoria” farà sicuramente subito venire in mente
il celebre e indimenticabile film americano del 1982 per la regia di
Blake
Edwards con
Julie
Andrews,
ma questo “Viktor
und Viktoria”
in
scena al Teatro
Quirino
dal 5 al 17 febbraio, è una commedia musicale ispirata all'anonima
pellicola tedesca del 1933 diretta da Reinhold
Schünzel
di cui il film del 1982 fu il fortunato remake.
Per
quanto ispirato dall'opera cinematografica originale, quello che ci
offre Giovanna Gra è un adattamento teatrale totalmente
inedito affidato alla regia di Emanuela Gamba.
La
storia si svolge a Berlino, alle soglie dell'avvento del
nazismo, periodo che vide una grande libertà di costumi, intenso
fervore intellettuale nonostante i nazionalsocialisti stessero per
prendere il potere.
In
questo contesto, Susanne Weber (Veronica
Pivetti)
un'attrice e cantante ormai in miseria, si spinge nella grande
città alla ricerca di una scrittura. Qui si imbatte in un collega
altrettanto squattrinato, Vito Esposito (Yari
Gugliucci)
emigrante napoletano che con scaltrezza la spinge a
sfruttare il suo naturale fascino androgino. Ne scaturisce un
sodalizio professionale che si rivelerà la loro fortuna e darà vita
a una sincera amicizia.
Tutto
si gioca su un perfetto equilibrio tra farsa e sentimento, tra
umorismo di parola e gag in cui il corpo è il solo protagonista
riportando alla memoria la migliore tradizione slapstik del cinema
muto.
Viktor
und Viktoria è una commedia sofisticata in cui
tra battute di spirito ed equivoci, si legge la critica a una società
bigotta e superficiale e ritrae con ferocia una società in cui le
persone sono schiave dei propri ruoli e dei cliché culturali finendo
spesso per rinunciare a se stesse.
Si
ironizza anche con leggera implacabilità sul destino delle persone
che fanno dello spettacolo la propria vita, e si esaspera il
conflitto tra interprete e personaggio spingendolo all'estremo.
Tematiche
più che attuali per questa favola
musicale che vede la “Cenerentola” Susanne nella Berlino
permissiva degli anni trenta, trovare la sua rivincita nonché
quell'amore romantico e passionale da lei tanto spregiato e
rifuggito. Tra le note delle musiche originali di Maurizio
Abeni,
Veronica Pivetti danza, canta, si mette in gioco con grinta e
generosità supportata dalla sua fisicità esile e dalla naturale
vocalità profonda pienamente a servizio del ruolo. Yari Gugliucci,
col buffo incedere e l'inflessione dialettale, infonde nel suo Vito
quella simpatica malinconia tipica dei personaggi del miglior teatro
di tradizione popolare partenopeo. Giorgio
Borghetti
è il fascinoso conte Von Stein che perdendo la testa per Viktor (di
cui non conosce la vera natura) sprofonda nella confusione, ma la
purezza dei suoi sentimenti lo indurrà ad abbandonare ogni remora
nonostante il pericolo rappresentato dalle severissime leggi vigenti
all'epoca riguardo i rapporti omosessuali, fino almeno al momento in
cui tutte le carte non verranno allo scoperto. Pia
Engleberth
è la disinibita impresaria fautrice del successo di Viktor, Roberta
Cartocci
è la biondissima e svampita ballerina di fila di cui Vito è
perdutamente innamorato e Nicola
Sorrenti
è l’attrezzista Gerhardt che si farà voce dell'onda xenofoba
sempre più prepotente e dilagante. La regia di Emanuela Gamba é
semplice e funzionale, sostenuta dalle scene a pannelli girevoli di
Alessandro
Chiti,
dai costumi di Valter
Azzini
e le luci di Alessandro
Verazzi.
I ritmi serrati, un cast di qualità e ottimamente assortito, fa di
questo Viktor und Viktoria uno spettacolo godibile, una storia che
parla d'amicizia, d'amore, di tolleranza e scelte difficili, ordita
sulla doppia opposizione apparenza/essenza e vita/finzione scenica,
opposizione che evidenzia
come non esistano polarità nette e quanto i sentimenti possano
prescindere dai ruoli prefissati della sessualità.
Susy
Suarez
VIKTOR
UND VIKTORIA
versione
originale Giovanna
Gra
regia
Emanuele
Gamba
con
Veronica
Pivetti
e
con Giorgio
Borghetti,
Yari
Gugliucci
e
Pia
Engleberth,
Roberta
Cartocci,
Nicola
Sorrenti
scene
Alessandro
Chiti
costumi
Valter
Azzini
luci
Alessandro
Verazzi
musiche
originali e arrangiamenti Maurizio
Abeni
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