giovedì 11 ottobre 2018

REPARTO AMLETO - Regia di Lorenzo Collalti


Tutte le volte che sentiamo il nome di Amleto nel titolo di uno spettacolo teatrale, siamo portati a pensare che ci si stia per trovare dinnanzi all'ennesima improbabile rivisitazione del classico dei classici, in nome di una sedicente ricerca artistica, ma questo spettacolo non è nulla di tutto questo, anzi, con arguta ironia dileggia proprio tale mal costume. Amleto stanco di essere maltrattato e profanato dai registi moderni, va in crisi, e colto da un esaurimento nervoso che lo porta a non capire più esattamente quale sia il suo vero senso, si ritrova su una sedia a rotelle, nel reparto di igiene mentale di un ospedale, sorvegliato da due singolari infermieri. Amleto ci viene presentato come un ragazzo giovane e fragile, il quale suscita quasi tenerezza nel suo sentirsi confuso e schiacciato dal peso del significato filosofico che da quattro secoli viene attribuito alla sua tragedia e al suo personaggio, dalla gravità di quel “dubbio universale” che si trascina dietro il suo monologo, divenuto il monologo teatrale per antonomasia.
La tragedia di Amleto in questo caso, diventa il volersi liberare dalla tragedia. Con questa pièce, che ha tutti i toni della commedia, la compagnia “L'uomo di Fumo” affronta un argomento per nulla faceto.
Il principe di Danimarca (Luca Carbone) finalmente si ribella, e prova a spiegare il suo tormento al primario della clinica (Lorenzo Parrotto), il quale per guarirlo gli propone di mettere in scena il suo psicodramma, proprio con l'aiuto dei due improbabili infermieri (Cosimo Frascella e Flavio Francucci). Ne scaturiscono dialoghi surreali, battibecchi e gag che fanno perno soprattutto sui buoni tempi comici dei due infermieri, che se pur fannulloni e indolenti, prenderanno a cuore il caso del giovane Amleto e involontariamente, con le loro parole, lo guideranno nel suo percorso di consapevolezza.
Niente scenografia, tutto poggia su un testo ben scritto, e quattro attori giovani che gestiscono con sicurezza la scena.
Il ritmo è serrato, sinergico l'incontro tra registri linguistici differenti, quello popolare e folcloristico dei due infermieri e quello del disorientato Amleto, il quale farnetica con linguaggio aulico versi del bardo e profondi concetti intellettuali.
Amleto vorrebbe solo riuscire a tornare alla sua autenticità, a spogliarsi dal fardello del suo “personaggio” e poter essere solo una “persona”. Vorrebbe rifuggire una volta e per tutte dai soprusi dei registi contemporanei, i quali non sapendo resistere alla tentazione di abbandonarsi alle più sottili analisi di reconditi processi mentali e alla ricerca di un'originalità a tutti i costi, lo rimestano sulla scena agghindato nei modi più indecorosi.
Ce la farà il giovane principe di Danimarca finalmente ad emanciparsi?
Un dubbio resta, ma che non sia amletico.
Susy Suarez 

Reparto Amleto 
scritto e diretto da Lorenzo Collalti
con Luca Carbone, Flavio Francucci, Cosimo Frascella, Lorenzo Parrotto

Produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale 
in collaborazione con L’Uomo di Fumo - Compagnia Teatrale
Spettacolo vincitore di Dominio Pubblico edizione 2017

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