sabato 21 marzo 2015

CUORE DI TENEBRA - Regia di Virginia Acqua






Il pubblico viene accolto in sala da un' atmosfera fumosa, a ricordare i miasmi della foresta nella quale Marlow (Valerio Di Benedetto) guiderà gli spettatori a bordo del suo battello coloniale nel cuore più tenebroso dell'africa nera. Questo monologo, è un adattamento teatrale di un classico della letteratura, ed è ammirevole che venga proposto a teatro in una forma fruibile e piacevole, che non solo non snatura l'opera di Conrad, ma la rende dinamica e viva e la porta anche a coloro i quali non hanno avuto il piacere di approcciarsi al suo lavoro. Questo è un teatro della parola, affidato unicamente alla capacità dell'attore di sostenere il proprio personaggio fino alla fine e di trasmettere e creare suggestioni, immagini, emozioni, solo con la forza del verbo e della presenza scenica. In questo Valerio Di Benedetto riesce a pieno, tessendo i fili della narrazione con incisività.

In scena unicamente una panca di legno e la sua persona, in vesti coloniali di epoca tardo vittoriana, i quali bastano a trasferire visivamente il pubblico in un'altra epoca. Da apprezzare le interessanti sfumature conferite a questo personaggio letterario, che in realtà si tratta di Conrad stesso, la testimonianza autobiografica di un viaggio che si trasformerà in un percorso morale, ed in una denuncia sociale alla colonizzazione europea in Africa.

Il suo percorso può essere interpretato come una catarsi, e la ricerca del viaggiatore scomparso (Kurtz) non è altro che la ricerca di se stesso, del suo alter ego, di quella parte più tenebrosa ed istintuale di se stesso piena di pulsioni violente e distruttive. Il percorso sul fiume è una sorta di viaggio nella mente dell’uomo, dove vengono presentate le sue componenti di selvatichezza, brutalità, paura, delirio, pulsioni nelle quali è possibile riconoscere il legame indissolubile che lo lega alla foresta tenebrosa.

In pièce come questa, la regia si incentra soprattutto su una buona comunicazione con l'attore che riesca ad orientare al meglio le sue attitudini, e su un buon lavoro di squadra circa lo studio del personaggio. In questo caso la capacità di Virginia Acqua si evince dalla penetrante intensità che riesce a raggiungere l'interprete, il quale non perde mai di forza passaggio dopo passaggio.

Per un attore il monologo teatrale è sempre una sfida, se poi si tratta di un classico che esamina la follia, la parte più oscura dell'animo umano, ciò può essere una prova ancor più audace e pericolosa, che Valerio Di Benedetto supera a pieni voti.

Susy Suarez 

 DAL 19 AL 29 MARZO 2015
CUORE DI TENEBRA dal romanzo di Joseph Conrad
adattamento e regia di Virginia Acqua con Valerio di Benedetto
al TEATRO STUDIO UNO, Via Carlo della Rocca, 6


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