In scena dal 8 al 19 ottobre al teatro Belli di Roma, la nuova pièce di Riccardo Castagnari, autore, regista ed attore intenso e raffinato, il quale porta in scena lavori in cui non ha mai paura di sfidarsi soprattutto come attore, in primis il grande successo di “Marlene”, monologo in cui ha avuto l'ardire non solo di calarsi nei panni di una donna, ma della leggendaria Marlene Dietrich, cantando ed interpretando magistralmente anche molte delle sue canzoni.
In
questo caso mette in scena due uomini avvenenti, l'uno giovanissimo
(Igor Petrotto), il cui fascino è pronto a fiorire e maturare,
l'altro, di vent'anni più adulto (Riccardo Castagnari), già si
sente minacciato dalle ineluttabili accidie del tempo.
Lo
spettacolo sviscera quelle che sono le universali dinamiche di
coppia, con poetica profondità, indaga le irrazionalità, le piccole
grandi contraddizioni dell'amore, dell'attrazione e della seduzione,
in questo caso tra due uomini, legati da dieci anni di relazione di
coppia e di convivenza.
Siamo
spettatori di meccanismi psicologici ancestrali, e chiunque abbia
provato un legame di coppia, che sia con un essere dello stesso sesso
o del sesso opposto, non potrà esimersi dal riconoscere in questa
storia, qualcosa della propria storia. Il testo, scritto con grande
accuratezza e stile, ci dimostra come il gioco dell'amore, non possa
mai finire di appassionare e stupire. Suggestivi ed evocativi i
contributi video che accompagnano la pièce sullo straniante sfondo
bianco, colore che domina completamente la scena. Ricordi, realtà,
immaginazione, si fondono in un mondo candido, dal quale possiamo
spiare momenti di intimità di due uomini legati da qualcosa di
estremamente potente ma nello stesso tempo caduco ed instabile,
poiché l' amore è un ossimoro, una gioia che è perennemente
incostante ed alla ricerca di continue rassicurazioni, spesso
mortificata dalla quotidianità all'interno della quale l’IO
implode continuamente.
È
possibile che due partner si completino senza assumere l'uno un
ruolo prevaricante rispetto all'altro?
Igor
Petrotto risulta perfetto nella parte del giovane compagno, un ruolo
di certo non semplice che affronta con disinvoltura e delicatezza,
anche nelle scene più “audaci”, perché questa pièce non ha
paura di andare a fondo, di mostrarci momenti di intima e autentica
quotidianità, ma senza voyeuristica malizia.
Quanto
disperato e doloroso può essere il senso di abbandono? Sarà il
sentimento più forte della differenza d'età? Quali sono, se ci
sono, i confini tra l'amore e la passione, l'attrazione fisica, il
sesso? E quanto determinanti sono spesso anche gli ideali estetici di
perfezione e di prestanza che si impongono sempre più
prepotentemente e ai quali ne uomini ne donne riescono ad essere
immuni?
Ed
in effetti in fin dei conti, chi è che non vorrebbe un Mr Ward a
colazione?
Susy
Suarez
MR
WARD A COLAZIONE
con
Riccardo Castagnari e Igor Petrotto
assistente alla regia: Adriana Alben
coreografia: Eduardo Moyano
foto di scena: Valerio Valdroni
disegno luci: Marco Zara
ufficio Stampa: Studio Alfa
direttore di produzione: Iolanda Salvato per Tavole da Palcoscenico
testo e regia di Riccardo Castagnari
regia contributi video di Rita Rocca
Riccardo Castagnari e Igor Petrotto
assistente alla regia: Adriana Alben
coreografia: Eduardo Moyano
foto di scena: Valerio Valdroni
disegno luci: Marco Zara
ufficio Stampa: Studio Alfa
direttore di produzione: Iolanda Salvato per Tavole da Palcoscenico
testo e regia di Riccardo Castagnari
regia contributi video di Rita Rocca
Teatro Belli
Piazza di Sant'Apollonia, 11
00153 Roma
Abbinata
allo spettacolo è partita una campagna contro l’omofobia per la
quale, a chi vuole aderire, è richiesto un selfie col titolo dello
spettacolo seguito da un cuore. Sono già stati raggiunti 416 selfie
che sono andati a comporre un manifesto generale che accompagnerà lo
spettacolo nei teatri in cui verrà rappresentato.
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