Cos'è
un refuso? Errore tipografico o di composizione costituito da scambio
di lettere o segni.
E che cosa succede ad un ex correttore di bozze (Saverio Marconi) di fronte al caos odierno, al pressappochismo, alla superficialità che vige tra media e carta stampata? Succede che in preda all'esasperazione scatena un singolare “giorno di ordinaria follia” prendendo in ostaggio nel suo appartamento due tecnici venuti a sostituirgli il citofono (Enzo Casertano e Fabio Avaro) ed una donna delle pulizie pugliese ma costretta a fingersi ucraina per riuscire a lavorare (Maria Lauria). Un terzetto che sprigiona scintille, tra minacce, rivelazioni, ognuno di loro finisce con il confessare i personali “refusi” della vita, perché come cercano di far capire al loro sequestratore, “ognuno ha i propri refusi” più o meno gravi, più o meno correggibili.
E che cosa succede ad un ex correttore di bozze (Saverio Marconi) di fronte al caos odierno, al pressappochismo, alla superficialità che vige tra media e carta stampata? Succede che in preda all'esasperazione scatena un singolare “giorno di ordinaria follia” prendendo in ostaggio nel suo appartamento due tecnici venuti a sostituirgli il citofono (Enzo Casertano e Fabio Avaro) ed una donna delle pulizie pugliese ma costretta a fingersi ucraina per riuscire a lavorare (Maria Lauria). Un terzetto che sprigiona scintille, tra minacce, rivelazioni, ognuno di loro finisce con il confessare i personali “refusi” della vita, perché come cercano di far capire al loro sequestratore, “ognuno ha i propri refusi” più o meno gravi, più o meno correggibili.
Dietro
l'amarezza di queste considerazioni, che nascono crescono e si
sviluppano tra dialoghi e gag esilaranti, c'è una regia dinamica
sostenuta da tre attori che riescono a far divertire con garbo e
misura.
In
un proliferare di commedie in cui spesso l'azione é una “gara a chi
fa ridere di più” a colpi di fastidiose tracotanze egocentriche da
primo comico, che rischiano di far diventare ridicoli più che
divertenti, questi tre attori sono un meccanismo perfetto. Enzo
Casertano con il suo umorismo partenopeo, a tratti dolce ed
intimistico, mi ha spesso ricordato i grandi della comicità
napoletana di un tempo, quando ancora lo sguaiato e la volgarità non
erano finiti col fare spesso da contrassegno alla comicità in lingua
napoletana.
Un
testo che cerca coraggiosamente una sua originalità, e che portare a
riflettere su come la vita non sia una pagina stampata, ed i nostri
errori non siano come semplici errori di ortografia o di digitazione
da poter cancellare con un colpo di gomma o una cliccata al tasto
“canc”, su come non sia giusto indugiare su di essi e
recriminarli senza sosta, poiché ormai sono stati già “stampati”
dal rullo compressore della vita sulle pagine della nostra biografia
e non possono più essere corretti. Possiamo solo provare a
“spararli”, ucciderli per esorcizzarli ed andare avanti a
sfogliarla con più serenità.
Susy
Suarez
FABIO AVARO
ENZO CASERTANO
MARIA LAURIA “RE - FUSI” di Roberta Skerl
Regia Vanessa Gasbarri
TEATRO ROMA - via Umbertide 3
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