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in scena dal 30 maggio al 2 giugno “Famiglia”, spettacolo
scritto e diretto da Valentina Esposito e che vede cimentarsi
sulle tavole del palcoscenico ex detenuti del carcere di Rebibbia.
Valentina Esposito infatti proviene da anni di esperienza come
educatrice nell'ambiente carcerario ed è fondatrice della Compagnia
permanente Fort Apache,
le cui attività abbracciano sia il teatro che il
cinema.
“Famiglia”
è un dramma collettivo che cerca di mettere in luce quelli che sono
gli atavici conflitti familiari e culturali. Dissidi irrisolti e
sotterranei che spesso, come nodi karmici, si ripetono di generazione
in generazione.
Come
spesso accade è proprio un momento di festa, in questo caso il
matrimonio di una figlia, l'occasione in cui l'aggregazione forzata
scatena il confronto tra consanguinei.
Vivi
e morti si fronteggiano in una feroce resa dei conti, tra ricordi
amari, sentimenti inespressi, invidie, rancori taciuti, i sensi di
colpa che diventano veleno per chi li prova e per chi vorremmo invece
amare. Il passato incombe come un'ombra che rende invisibile il
presente.
L'allestimento
è composto da pochi e funzionali elementi che rendono i cambi scena
(gestiti dagli stessi attori), rapidi e fluidi. Raffinati i costumi,
sia quelli d'epoca indosso ai “fantasmi del passato” che gli
eleganti completi da cerimonia e il vestito da sposa il cui lungo
strascico di tulle “riempie” la tavola del banchetto nuziale.
Giusta
la scelta di un disegno luci tenue, che crea un effetto sepolcrale su
una circostanza che dovrebbe essere di festa, sottolineando il
parallelo tra la cerimonia nuziale e quella funebre.
Spettacolo
corale che vede tra i tredici elementi della nutrita compagnia anche
Marcello Fonte il quale, proprio unendosi ad essa per un caso
fortuito, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo attoriale
finendo col giungere al fortunato incontro con Matteo Garrone.
Un
testo la cui stesura ha visto l'apporto personale di tutti gli
interpreti, i quali hanno avuto la possibilità di arricchirlo dando
voce a le loro esperienze di vita.
Il
teatro si fa strumento di riflessione e di rielaborazione del proprio
passato e di conseguenza del proprio presente e del proprio futuro.
Per questo “Famiglia” è una pièce che va vista e analizzata
nell'ottica di un teatro sociale volto a proiettare l'ex detenuto
verso una maggiore consapevolezza e ad intraprendere un percorso di
evoluzione umana. Forse è proprio questo passaggio dalla realtà
alla finzione, il sottile confine tra l'urgenza di rappresentarsi e
di rappresentare, a tirar fuori da questi “non attori” una forza
interpretativa capace di emozionarci, nonostante le evidenti mancanze
tecniche. Apprezzabile, per cui, il di certo non semplice lavoro di
regia, che in questo caso comporta non solo un lavoro tecnico e
professionale ma anche la necessaria capacità di instaurare un
rapporto più profondo e umano con i proprio interpreti. Ecco che
sorvolando sui giustificabili e comprensibili difetti, apprezzeremo
l'impegno e la passione che uniscono uomini e donne i quali,
attraverso un' arte meravigliosa, si aggregano per tornare in
contatto con loro stessi.
Susy Suarez
FAMIGLIA
di Valentina Esposito
con Alessandro Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni, Viola Centi, Marcello Fonte, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi, Cristina Vagnoli
di Valentina Esposito
con Alessandro Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni, Viola Centi, Marcello Fonte, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi, Cristina Vagnoli
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