venerdì 12 gennaio 2018

COUS COUS KLAN-Regia di Gabriele Di Luca


Un accampamento fatiscente ai confini di una fossa comune, composto da due roulotte e la carcassa di una macchina. Sembra una discarica abusiva, di oggetti ed esseri umani, rifiuti della società buttati fuori dalla recinzione che delimita le città in cui vivono le persone più abbienti. Un futuro distopico o un presente da incubo, nel quale le risorse primarie come l'acqua scarseggiano e sono state privatizzate e destinate ai più agiati, i quali vivono lontano dal “degrado”. Ma dov'è il vero degrado? Al di là o al di qua della recinzione? Ecco dove Gabriele Di Luca ambienta il nuovo lavoro della compagnia Carrozzeria Orfeo. Cous Cous Klan è un testo denso, dalla ricchezza di contenuti che quasi sommerge.
In scena sei personaggi che portano dentro la disillusione e l'amarezza di dolori antichi, ma un giorno decideranno di mettere da parte i loro attriti, per diventare una famiglia, una banda, unire le loro disperazioni per infliggere un duro colpo ai massimi rappresentanti dell'ipocrisia e del marciume all'interno della recinzione. Forse riscattare anche loro stessi? L'happy ending con la Carrozzeria Orfeo non è mai scontato. Ad aizzarli e spingerli all'impresa sarà Nina (Angela Ciaburri) una giovane e misteriosa donna, la quale un bel giorno si ritrova completamente nuda nell'accampamento, senza ricordare come vi sia arrivata. Ciò sconvolgerà gli equilibri del microcosmo composto da Caio (Massimiliano Setti) un ex prete depresso e livoroso, Olga (Beatrice Schiros) un donna cinquantenne che ancora non perde la speranza di innamorarsi e avere un figlio, Mezzaluna (Pier Luigi Pasino) un musulmano irregolare in bilico tra il senso del dovere che lo ancora alle sue tradizioni e il desiderio di essere semplicemente un uomo libero e vivere un'esistenza dignitosa, Achille (Alessandro Tedeschi), un ragazzo sordomuto alle prese con l'accettazione della sua omosessualità, Aldo (Alessandro Federico) un ex pubblicitario che a causa di un divorzio e il licenziamento, si ritrova catapultato fuori dalla recinzione a doversi adattare alla vita da reietto.
Ancora una volta la compagnia porta in scena uno spettacolo dalla precisa cifra stilistica, una poetica che supera i moralismi e le retoriche e invade con leggerezza la mente dello spettatore. La loro è un'ironia lapidaria che gioca con lo squallore, da' vita a personaggi estremi e surreali ma articolati ed estremamente verosimili nella loro umanità. Personalità che gli attori convogliano attraverso ogni sfumatura all'interno di una messa in scena orchestrata con cura e rigore, mentre le musiche originali di Massimiliano Setti contrappuntano i momenti più salienti incisive e discrete.
Momenti esilaranti come la lugubre proposta di matrimonio di Caio, o le continue avances sessuali di Olga nei confronti del compagno Mezzaluna, l'ingenuo entusiasmo con il quale Aldo espone ai nuovi amici il suo grottesco progetto pubblicitario, faranno ridere e meditare di gusto. Fuoriclasse della drammaturgia contemporanea, Carrozzeria Orfeo approderà presto al cinema con “Thanks for Vaselina”, un' opera tratta dal loro più celebre e premiato lavoro teatrale, prodotto dalla Casanova Multimedia con la regia di Gabriele Di Luca. Tutto fa pensare che daranno grande soddisfazione anche alle prese con la settima arte.
Susy Suarez

COUS COUS KLAN

uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
scene Maria Spazzi, 
costumi Erika Carretta
musiche originali Massimiliano Setti
con Angela Ciaburri, Alessandro Federico, Pier Luigi Pasino,
Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi

voce fuori campo Andrea Di Casa

luci e direzione tecnica Giovanni Berti
una coproduzione Teatro dell'Elfo, Teatro Eliseo, Marche Teatro
in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana e Corte Ospitale – residenze artistiche

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