In
scena dal 27 al 30 ottobre al teatro Dell'Orologio “Il corpo
Giusto” per la regia di Marcello Cougno. Qual è il corpo giusto?
Come dovrebbe essere? Cosa sarebbe disposta a fare una donna per
poter arrivare ad ottenerlo? Ma soprattutto, esiste il corpo giusto?
Uno spettacolo al femminile ma il cui messaggio non ha confini di
sesso, etnia o religione. Il dramma dell'eterna battaglia col nostro
involucro, il disagio che sopravvive attraverso le epoche, le mode e
le culture, diventando
sempre più una vera e propria ossessione collettiva. Quando a un
gruppo di donne americane indigenti e appartenenti a etnie differenti
è stato chiesto che cosa avrebbero cambiato nella loro vita se ne
avessero avuto la possibilità, la maggioranza ha risposto: il peso.
Marcello
Cotugno porta in scena questo testo di Eve Enstler, autrice
statunitense famosa per la ancor più nota opera “Monologhi della
Vagina” . “Il corpo Giusto” è altrettanto acuto, lucido e
ironico, e vede tre attrici di età e tipi fisici differenti,
trasformarsi in figlie, mogli, madri raccontando le loro piccole
storie, diverse declinazioni di una nevrosi collettiva.
Cotugno
fa in modo che proprio il corpo sia in primo piano. Le attrici sono
coperte per la maggior parte della pièce, solo da scarna lingerie
color carne, che poco cela forme e imperfezioni. Elisabetta De Vito
in una sottoveste chiara altrettanto succinta, fa da filo conduttore
tra le varie storie, incarnando l'autrice stessa la quale riflette,
si interroga e interroga il pubblico, gioca con lui, cerca risposte.
L'energia
non manca a nessuna dalle tre interpreti, le quali si trovano a
doversi destreggiare tra personalità, dialetti e cadenze differenti
in una stimolante prova attoriale che affrontano con talento. La
scena è molto semplice. Cubi bianchi e piattaforme a specchio sulle
quali le attrici si muovono, saltano sul loro riflesso, ci si
affacciano, lo calpestano. Alle loro spalle proiezioni di immagini
pubblicitarie anni 50, epoca in cui già il tamburo della pressione
mediatica iniziava a battere nella testa delle donne sempre più
incessantemente. Interessante la scelta delle musiche, tra cui il
ritornello degli Die Antwoord “I am your butterfly,I need your
protection, Need your protection” che ritorna incessantemente come
un'ipnotica cantilena. “Il corpo giusto” è uno di quegli
spettacoli che sia uomini che donne dovrebbero assistere a cicli
cadenzati, immersi come ormai siamo in una cultura in cui cercare di
essere perfetti è un obbligo sociale. Il finale è il grido
universale che ognuno di noi ha bloccato alla bocca dello stomaco
perennemente a dieta. E ci si mette a nudo in tutti i sensi, quando
il corpo non fa più paura, perché è giusto, così com'è.
Susy
Suarez
Il
corpo giusto
drammaturgia di Eve Ensler
traduzione di Monica Fiorini
regia, colonna sonora MARCELLO COTUGNO
con ELISABETTA DE VITO, FEDERICA CARRUBA TOSCANO, RACHELE MINELLI
scene e costumi GIULIO VILLAGGIO
disegno luci Stefano De Vito
art director IRENE ALISON
aiuto regia NATHALIE CARIOLLE
assistente alla regia MARTINA GARGIULO
social media management ELIA BEI
INFO & PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente consigliata: 06 6875550, biglietteria@teatroorologio.com
INTERO: 15 euro, RIDOTTO: 12 euro, UNDER25 e UNIVERSITARI: 8 euro
ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 5 euro
drammaturgia di Eve Ensler
traduzione di Monica Fiorini
regia, colonna sonora MARCELLO COTUGNO
con ELISABETTA DE VITO, FEDERICA CARRUBA TOSCANO, RACHELE MINELLI
scene e costumi GIULIO VILLAGGIO
disegno luci Stefano De Vito
art director IRENE ALISON
aiuto regia NATHALIE CARIOLLE
assistente alla regia MARTINA GARGIULO
social media management ELIA BEI
INFO & PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente consigliata: 06 6875550, biglietteria@teatroorologio.com
INTERO: 15 euro, RIDOTTO: 12 euro, UNDER25 e UNIVERSITARI: 8 euro
ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 5 euro
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