Nell'apocalittico
scenario di una Roma distrutta dalla guerra, messa sotto assedio da
cecchini che sparano a vista e la minaccia di continui bombardameti,
undici persone trovano rifugio in una chiesa diroccata e cercano di
trovare un equilibrio nella forzata convivenza, attendendo la fine
dei conflitti, e sperando di poter finalmente uscire di li ed essere
liberi.
Non
ci si rende conto che nel mondo le guerre sono molto più numerose di
quanto la diffusione mediatica lasci pensare, i conflitti che ogni
giorno vediamo scorrere in immagini terrificanti alla tv, sono solo
una minima parte rispetto alla quantità di guerre che si perpetrano
ogni giorno, in terre lontane, molte delle quali non sapremmo nemmeno
dire esattamente che posto occupino sull'atlante.
E
se accadesse qui, oggi, nel 2013? Se l'orrore apparisse in casa
nostra, a Roma, come l'affronterebbe uno studente, il nostro vicino,
il nostro collega, il nostro salumiere, noi?
Undici
personaggi, undici rifugiati, undici storie, undici estrazioni
culturali e sensibilità differenti, undici modi di affrontare la
tragedia, la paura, l'incontro scontro con la morte ed il dolore,
mentre un altro misterioso inquilino della chiesa, che sembra essere
lì da prima di tutti loro, dall'alto di una balaustra veglia,
bisbiglia, osserva serafico...
Il
messaggio più forte che trapela dalla pièce è la denuncia contro
l'indifferenza indotta soprattutto dai media, che ci oberano di
stimoli ed immagini di tragedie, ed innescano un meccanismo per cui
gli stimoli non hanno più alcuna risonanza, facendo silenzio nel
cuore. Ciò che vediamo lo avvertiamo come qualcosa di astratto,
irreale, che non ci tange, non potrebbe mai riguardarci.
Credo
che riflettesse su questo Massimiliano Bruno quando ebbe l'idea del
testo di “Nessuno”, un lavoro corale nato da un laboratorio
teatrale che nel 2002 coinvolse giovani attori, i quali collaborarono
attivamente con le loro improvvisazioni alla stesura.
Riportato
in scena dopo anni da Davide Lepore, al quale bisogna riconoscere un
ottimo lavoro registico, non essendo di certo stato facile dirigere
così tanti attori insieme in scena, i quali se pur molto giovani,
riescono a rendere credibile e umano ogni singolo personaggio.
Uno
spettacolo che regala molte emozioni differenti, e che si sedimenta a
lungo nella mente, poiché non si può non proiettarsi con la
fantasia in quella chiesa, insieme a quegli undici ragazzi,
immaginare cosa faremmo se accadesse davvero a noi, qui, adesso.
“Nessuno”
non è solo uno spettacolo che parla di guerra, ma anche e
soprattutto di solidarietà, amore per il prossimo e per la vita
atavicamente insito in ognuno di noi, anche se in maniera diversa.
Un
grazie a Davide Lepore che ha ridato vita a questo testo,
permettendoci di fruirne, poiché sarebbe stato davvero un peccato se
fosse rimasto nel dimenticatoio.
Susy
Suarez
TEATRO
DELL’OROLOGIO
dal
2 al 20 Ottobre 2013
LA
CATTIVA COMPAGNIA PRESENTA
NESSUNO
di
Massimiliano
Bruno
Musiche
Originali di
Fausto Casara
Regia
di Davide
Lepore
Con
Davide
Lepore - Nessuno
Gabriele
Carbotti – Libero; Martina Zuccarello – Sole; Simone Crisari -
Lele
Rosalba
Battaglia – Mavi; Michele Botrugno – Alberto; Martina Fiore -
Annetta
Cristiano
Priori – Lorenzo; Alessandra Cosimato – Ludovica; Andrea Dianetti
- Matteo
Simone
Tessa – Santino; Veronica Milaneschi - Marta
la
band live
Fausto
Casara - Compositore - Chitarra - Batteria - Voce
Annika
Tata - Pianoforte - Tastiere
Alberto
Caneva - Basso - Violoncello
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