venerdì 10 marzo 2017

REQUIEM FOR PINOCCHIO - Regia di Simone Perinelli

Dopo la scandalosa chiusura da parte della questura del Teatro dell'Orologio, in cui lo spettacolo "Requiem for Pinocchio-La scoperta dell'esistenza" sarebbe dovuto andare in scena dal 10 al 12 marzo, eccolo ospite al Teatro India per una replica straordinaria.
Requiem for Pinocchio” è un lavoro della compagnia “Leviedelfool” scritto e diretto da Simone Perinelli, nel quale l'attore mette in scena un Pinocchio più da incubo che da favola. L'imperitura storia del burattino di legno, si tinge di una modernità decadente e claustrofobica. E' il racconto della dolorosa presa di coscienza di un Pinocchio che divenuto umano, tornerebbe volentieri indietro per scappare dall'ineluttabile destino di ogni uomo moderno, l'imposizione di una serenità fittizia e inerte.
La favola di pinocchio come pretesto per raccontare la realtà, in un intrecciarsi di metafore, simbolismi e iperboli. La scrittura poetica e surreale è un tuffo nell'inconscio collettivo, in un sogno in cui pensieri e dialoghi sgorgano senza soluzione di continuità, un vortice che potrebbe sembrare delirante, ma che in realtà ha una sua perfetta costruzione. L'attenzione dello spettatore dovrà aggrapparsi saldamente al filo di questa drammaturgia, composta da un amalgama di stili, linguaggi arcaici e moderni, jingle tv, citazioni letterarie e teatrali, iperboli, traslazioni e allegorie.
La messa in scena è essenziale, un tavolo, un microfono e qualche oggetto di scena come una corda, un lecca lecca, o una grossa testa di plastica da asino, animale simbolo del lavoro servile, perché tutti noi sopravviviamo asserviti a qualcosa o a qualcuno.
Perinelli è percorso da un'energia senza posa sin dall'inizio, gioca con la voce, il corpo, passa da un personaggio all'altro veloce come il ritmo dei suoi movimenti a tratti quasi convulsi. Diventa burattino, Fatina, Geppetto, Mangiafuoco, lesto come un folletto, e sarebbe arduo riuscire a rincorrerlo se non fosse proprio per questa continua carica elettrica che sprigiona, l'energia con la quale riempie il palco in una prova d'attore indubbiamente impegnativa, soprattutto per un attore che da solo in scena dirige se stesso, cosa che chi fa questo mestiere sa quanto possa essere insidiosa.
C'è chi potrebbe additarlo come esercizio di stile, e forse in qualche modo lo è, ma ben riuscito e mai fine a se stesso. La disamina acuta e profonda dietro la metafora fiabesca, non potrà essere colta da tutti, o comunque non fino in fondo, perché “Requiem for Pinocchio” non è uno spettacolo per chi desidera “spegnere” il cervello per un'oretta, per apprezzarlo a pieno tocca farlo turbinare, accendere l'immaginazione, avere prontezza di riflessi e di riflessione.
Susy Suarez


REQUIEM FOR PINOCCHIO
La scoperta dell'esistenza
di e con Simone Perinelli
con un estratto di “Emporium” di Marco Onofrio
regia Simone Perinelli
aiuto regia e consulenza artistica Isabella Rotolo
progetto fotografico Guido Mencari

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