giovedì 5 maggio 2016

THANKS FOR VASELINA - Regia Gabriele di Luca,Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi

Un forte odore di marijuana invade la platea. Un tavolo, un divano, una finestra e tre piccole “serre” casalinghe. Personaggi e colpi di scena si avvicendano tra le mura del salotto di casa di Fil (Gabriele Di Luca), trasformato in una specie di fabbrica di erba con la complicità dell'amico Charlie (Massimiliano Setti), il primo cinico, duro, aggressivo, il secondo tenero e idealista, poi Lucia, (Beatrice Schiros) una madre ludopatica dal burbero pragmatismo e dalla lingua tagliente, Wanda (Francesca Turrini) una ragazza ingenua e fragile alla ricerca di un po' di autostima e di affetto, Annalisa, (Alessandro Tedeschi) il padre transessuale di Fil, fuggito anni prima in una comunità in Messico per ritrovare se stesso, abbandonando la famiglia e abbracciando la sua vera identità sessuale. Panorama non potrebbe essere più pittoresco e variopinto, ed è proprio questa girandola di bizzarrie e paradossi che concorre a esorcizzare nell'animo di chi guarda, i dolori e le sconfitte che sono in un modo o in un altro proprie di ciascuno di noi.
Questa storia è un continuo accavallarsi di cinismo, dolcezza e ridicolo. Surreale ma nello stesso tempo terribilmente lucida e verosimile nel dipingere le dinamiche dei rapporti umani e nel mostrarci i mondi interiori di personaggi, i quali possono apparire sopra le righe, estremi, ma le cui debolezze, le nevrosi, le paure, i disincanti, rispecchiano perfettamente ciò che alberga nell'animo di ciascuno di noi.
Ecco che subito tutto diventa credibile nella sua incredibilità, e finiremo con l'empatizzare con tutti e con nessuno durante il frenetico dipanarsi della storia, dal ritmo serratissimo e dialoghi sferzanti.
La regia calibra perfettamente parola e azione, facendo sì che anche grazie alla inconfutabile bravura degli interpreti, ogni parola e silenzio arrivi allo spettatore con la forza della verità, nonostante la storia assuma pieghe paradossali e folli che non potranno trattenere lo spettatore dal ridere di gusto, per poi frenarsi di fronte alla crudezza di affermazioni lapidarie e decisioni inattese.
La regia ha una cifra musicale e coreografica assolutamente ben congegnata, dai cambi di luce, alle pause, alle entrate e le uscite. Dinamiche e scelte estetiche sicuramente appropriate alla drammaturgia, la quale non sembra avere falle e ricorda molto un certo tipo di drammaturgia contemporanea anglosassone.
La scorrettezza e l'allegro sarcasmo con le quali si affrontano tematiche come l'omosessualità, la dipendenza, l'obesità, il ritardo mentale, la confusione ideologica, i fanatismi, ha un che di catartico, e non sarà difficile cogliere l'amara metafora nascosta dietro il titolo stesso di questa brillante pièce.
Susy Suarez



THANKS FOR VASELINA
drammaturgia Gabriele Di Lucaregia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschiinterpreti Gabriele Di Luca (Fil), Massimiliano Setti (Charlie), Beatrice Schiros (Lucia), Alessandro Tedeschi (Annalisa), Francesca Turrini (Wanda)musiche originali Massimiliano Setti

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