domenica 15 febbraio 2015

SINGOLO- regia di Pascal La Delfa



Singolo è un uomo in rivolta, un uomo che dice: no. Il flusso di coscienza di un individuo la cui consapevolezza emerge e liberata dal torpore servile sputa ed urla tutta l'angoscia immagazzinata.

Il monologo si dipana tra considerazioni sulla vita e sull'amore, la difficoltà di vivere sentimenti puri , non edulcorati dai dettami ed i moduli mentali ed emozionali della società in cui viviamo. Ci lascia scivolare in dolci ricordi di un mondo perduto, fatto dal ricordo del genuino pane con la frittata del nonno, ma che si sfoca pian piano in un ingorgo stradale di una città qualsiasi, si infrange contro le grigie pareti del centro commerciale che ha preso posto di un verde pascolo, contro l'inciviltà che impera in un mondo in cui ognuno è per sé, contro le sue assurde contraddizioni, il senso dell'affettività corrotto che ci porta a trattare i nostri animali domestici come persone e le persone come animali.

Oggetti della sua quotidianità, incombono su di lui penzolando dal soffitto come spauracchi. Sono i simboli della sua insofferenza e della sua confusione.

Fa da contrappunto alla pièce la calda voce di Adriano Russo, che chitarra tra le mani, suona dal vivo la dolce e sognante canzone da lui composita per lo spettacolo.

Il suo canto e le sue note ammantano la scena di carezzevole poesia e concorrono a dare alla pièce un'atmosfera speciale, perché la sua è davvero una voce che vibra dentro.

In una società di massa che mira al livellamento delle coscienze, ed alla deresponsabilizzazione, non è facile sentirsi “singolo” , non è ammissibile, non è accettabile, non è sostenibile. E' difficile per lo spirito mantenere il proprio equilibrio mentale ed il proprio senso di identità. Il nostro protagonista vive la rabbia e la frustrazione della consapevolezza, che illuminata e canalizzata, porta alla catarsi ed a riuscire in qualche modo a salvare se stessi e la propria integrità, ma se mal canalizzata diventa autodistruttiva e può portare ad atti sconsiderati.

Un testo ricco di spunti interessanti, forse un po' troppo frammentario dal punto di vista narrativo, ma Daniele Coscarella riesce con dolcezza ed intensità a trasportarci nel vortice delle riflessioni del suo personaggio, e racconta il suo “singolo” con la spontaneità di chi ha l'esigenza di uno sfogo sincero, la forza di un bambino disperato che ha persona la strada di casa, e che cerca di ritrovarla, di ritrovarsi.

Susy Suarez 


  DAL 12 AL 22 FEBBRAIO 2015
SINGOLO
scritto e interpretato da Daniele Coscarella
con Adriano Russo
regia di Pascal La Delfa
Teatro Accento
da giovedì a sabato ore 21
domenica ore 18


 

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