giovedì 8 maggio 2014

LOVE - L'amore ai tempi della ragione permanente - Regia Leonardo Ferrari Carissimi

Tutto avviene il tempo di una cena, la sua preparazione, l'ingresso dei due commensali, un uomo ( Marco Cocci) ed una donna (Anna Favella) che boccheggiano in un matrimonio naufragato nell'indolenza di una vita opulenta e senza più slanci emotivi, ma solo ragione, doveri sociali, pallidi rituali quotidiani di cui è officiante la fedele servitù : Fortunato, il cuoco (Gabriele Paolocà) ed Angela, la cameriera (Chiara Mancuso), i quali dopo essere stati al servizio dei due padroni sin da giovane età, sono finiti con l'avere una relazione. Angela aspetta un bambino da Fortunato, e forse è proprio questa la scintilla che ha smosso in lei la suprema coscienza, il disgusto per la loro condizione di sottomessi a due esseri che rappresentano tutto ciò che è la negazione della sacralità dell'esistenza, col loro meschino scialbore .
Angela non può più sopportarlo, vuole spezzare le catene, affinché non debba toccare anche suo figlio, affinché possa stare lontano da un'esistenza così asservita e dallo squallore dorato che la circonda.
Durante la cena, i due coniugi si vomitano addosso tutto il loro livore come se inconsciamente fossero a conoscenza dell'epilogo che li attende.
Pause dense, naturali, che pesano di acredine ed amarezza, ma al naturalismo dei tempi scenici, si contrappone la ricerca di una freddezza estrema, artefatta, nelle atmosfere, nella gestualità, nelle pose, ed in molte battute che i due commensali si lanciano da un capo all'altro del tavolo come palle di neve. Gli interpreti però, riescono a risultare tutti credibili nella loro austerità, che forse sarebbe potuta essere meno calcata soprattutto nel personaggio di Angela, la cui implacabile determinazione, viene eccessivamente sottolineata con l'immobilità degli sguardi, la rigidità del volto e dei movimenti, che in alcuni momenti risulta troppo stucchevole ed artificiosa e sminuisce la forza del personaggio, che infine e il più lucido di tutti nella sua follia.
Il testo è elegante ed arguto e le musiche di The Niro avvolgono tutto con equilibrio ed intensità. La pièce è un dichiarato tributo ad Ingmar Bergman ed al suo “Scene da un matrimonio” del quale riecheggia l'occhio disincantato e pessimistico con il quale è dipinta l'istituzione matrimoniale.
Un' “ultima cena” in cui assistiamo alla ferocia della ragione imperante, che nulla a che fare con i moti del cuore.
Parafrasando Pascal: “ Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”
Susy Suarez 


LOVE 
L' amore ai tempi della ragione permanente - Omaggio a Ingmar Bergman
Teatro dell'Orologio
Sala Orfeo

DAL:07-05-2014 - AL:15-05-2014

DI:Leonardo Ferrari Carissimi e Fabio Morgan
REGIA:Leonardo Ferrari Carissimi
con Marco Cocci e Anna Favella
Gabriele Paolocà e Chiara Mancuso  


Dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.30

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