martedì 21 aprile 2015

#REALITI- Regia di Alessia Amendola e Michele Botrugno


Questo spettacolo originale e coraggioso, ripropone tutte le dinamiche di un reality show in cui sei persone, uomini e donne, sono chiusi in un appartamento. Sei esseri logorati dalla vita, ognuno con una storia di dolore, disagio ed un mal di vivere che li porta a desiderare di fuggire dalla propria quotidianità. Ciondolano tra la sala da pranzo, la camera da letto e la cucina, si raccontano e ci raccontano le loro storie di dolore, così diverse ma così uguali nella sofferenza e nella voglia di porne fine. Ottimo esempio di teatro contemporaneo, dai dialoghi coinvolgenti che delineano pian piano i profili di ogni concorrente ed il rapporto che si crea tra loro. Tra confessioni, tensioni, abbracci e confidenze, man mano i concorrenti verranno eliminati uno ad uno dagli spietati utenti, i quali commentano via internet proprio come se fosse un videogioco, come se non fossero veri esseri umani quelli che vedono piangere, ridere, mangiare dormire, sognare, lì chiusi tra quelle mura. Ma per cosa stanno combattendo? Tutti sembrano determinati e disperati all'idea di vincere, ma vincere cosa? La casa è un purgatorio digital-mediatico di anime in pena, le quali non si sa se stiano andando incontro ad una redenzione o alla definitiva dannazione. Un testo simile di teatro contemporaneo, necessita di essere sorretto da una recitazione naturalistica e convincente, ed i sei giovani attori riescono a dare al loro rispettivo personaggio un'interpretazione efficace ed intensa. Temerario Michele Botrugno alla sua prima regia di un testo di cui è al contempo autore ed uno degli interpreti, ma il risultato è più che lodevole, soprattutto perché è un lavoro che ci propone una riflessione tutt'altro che banale.

In un plausibile presente di un mondo sempre più social e cibernetico, i contorni della realtà e dei rapporti umani si sfocano, i valori si deformano.

Gli “utenti” sono i figli di una morale da tubo catodico, i sentimenti più elementari di umanità vanno spegnendosi davanti ad uno schermo di computer e ne scaturiscono intolleranza, crudeltà e sadismo.

In scena un tavolo, un divano, oggetti della loro quotidianità nella prigionia di una distopica “Casa del Grande Fratello”. Sullo sfondo l'immancabile telecamera di fronte alla quale i concorrenti possono sedersi e “confessare” i propri stati d'animo, uno schermo sul quale compaiono ad intervalli regolari i commenti degli utenti-spettatori che seguono il reality via internet, i quali come ogni reality che si rispetti, votano da casa il concorrente che desiderano eliminare. Ed anche noi alla fine, spettatori in sala, saremo chiamati a recitare la nostra parte. La regia di Botrugno riesce con efficacia a ricreare il sapore realistico della loro “intima” quotidianità, a sottolineare il vuoto che provano i concorrenti, il senso di claustrofobia e di prostrazione che li attanaglia. Gli attori sono stati diretti con evidente sensibilità ed attenzione. Silenzi e parole riempiono la scena con egual potenza, ed esprimono la forza tragica delle differenti interiorità dei protagonisti, affrontando un' indagine senza assoluzione né condanna.

  Susy Suarez 

#REALITI 
 Con Alessia Amendola, Michele Botrugno, Ughetta D'Onorascenzo, Tommaso Arnaldi, Ludovico Di Donato. 
Dal 16 al 19 e dal 23 al 26 aprile - ore 21.00 

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